Sono stati anni faticosi, con partite infinite all'ultimo gioco di calcio che usciva, centinaia di salti in lungo da calibrare al millimetro, mentre le vesciche abbondavano per chi era addetto a "dare la velocità" all'atleta elettronico, e poi fuoricampo, calci volanti di karate, tiri da tre punti e salvataggi sotto rete, tutto pur di "mettere il record" nel videogioco di sport del momento.

Hyper Olympics

Battuta al limite nel salto in lungo

Questo è il gioco delle vesciche: se conto tutte le ore passate tra salti in lungo, lanci del giavellotto e del martello, salti in alto, vengono fuori anni interi: io mi occupavo della parte "tecnica", cercando sempre la battuta al limite, i 45 gradi di angolazione che non renderessero vani gli sforzi degli addetti alla velocità (ma nel salto in lungo l'angolo giusto era di 42 gradi..). Anche se si parla di "olimpiadi", ci sono 6 eventi di sola atletica leggera: i 100 metri, il salto in lungo, il lancio del giavellotto, i 110 metri ostacoli, il lancio del martello e il salto in alto. Di questi, il il lancio del martello poteva essere affrontato senza problemi di velocità, in quanto l'atleta accumulava forza in automatico. A forza di 100 lire, si scoprivano anche vari "easter eggs" messi dai programmatori: nelle gare di corsa, se si finiva a pari tempo con l'atleta del computer compariva il protagonista di un altro gioco della Konami, Tutankham, che correva lungo la pista e assegnava un bonus di 1000 punti, nel salto in lungo se si faceva tre volte la stessa misura compariva un altro personaggio che regalava ancora 1000 punti, nel giavellotto, un'inclinazione vicina ai 90 gradi faceva scomparire l'attrezzo dal teleschermo e spiccava un lampadario, nel salto in alto se si sbagliavano i primi due salti e poi ci si qualificava, usciva fuori una talpa che portava il classico bonus da 1000 punti.

Ho passato pomeriggi interi a giocare a questo gioco, che aveva anche la capacità di cementare le amicizie, visto che era molto meglio giocarlo a coppie (di contro, non poche liti sorgevano per "prestazioni sotto tono"..).

Il tiro con l'arco

Nel seguito di Hyper olympics, la Konami allarga il campo delle discipline sportive e aumenta a sette gli eventi: si parte con i 100 metri stile libero del nuoto, si passa al tiro al piattello, si torna in palestra per il volteggio della ginnastica, e di nuovo all'esterno per il tiro con l'arco e il salto triplo dell'atletica. Si chiude con la pesante prova di sollevamento pesi (slancio) e il salto con l'asta, dove ricompare la talpa del salto in alto. Grafica molto migliorata e grande successo confermato.

Una schermata di exciting soccer

Il videogioco più straordinario della storia nel rapporto qualità - peso in kbyte: in poco più di 50, i suoi programmatori hanno inserito un mostro di giocabilità infinita, con i suoi buffi omini che in 7 contro 7 si combattevano la coppa del mondo, al suono di inni nazionali elettronici indimenticabili. Semplicemente, gli anni '80 fatti videogioco.

Battuta in salto sulla spiaggia

Sul finire degli anni '80 il beach volley stava diventando sport "alla moda", e questo simpatico gioco ne ricrea l'atmosfera di festa. George e Michael, due scansafatiche da spiaggia, intravedono l'occasione della vita nel campionato nazionale di beach volley, che mette in palio due milioni e mezzo di dollari e prevede quattro tappe a Daytona Beach, New York, Los Angeles e le Hawaii, e una finale in una base navale, contro la coppia della Marina. Elemento peculiare del gioco è la schiacciata di potenza, che se ben piazzata non lasciava scampo all'avversario, che rimaneva a terra tramortito.

Un'azione a double dribble

Stranissimi giocatori di basket, alcuni altissimi e lenti, altri tappetti velocissimi, si danno battaglia lungo un campo di basket, in cui per la prima volta in Italia si vede l'arco del tiro da 3 punti, e in cui le azioni più spettacolari vengono premiate da un replay in finta animazione. Non è "NBA Jam", ma è comunque divertente e veloce.

Nel campo di tennis di paddlemania

Divertentissima escursione nel mondo del ping pong, in cui si incontrano sosia di Lendl, Graf e Navratilova, giocatori di pallavolo, addirittura lottatori di sumo e surfisti, che bisogna battere in una specie di tennis in cui valgono anche i rimbalzi sulle pareti, che a volte si muovono, e a volte non ci sono, come sulla spiaggia contro i surfisti. Scopo del gioco è mandare la pallina sul fondo campo avversario, magari dopo averlo messo a gambe all'aria con un bel colpo potente.

Il Giappone avanza nel torneo di super volleyball

Sul finire del decennio, arriva un gioco tanto semplice quanto divertente che rende sicuramente giustizia a uno sport diventato popolarissimo grazie alla Nazionale di Velasco. Qui però si tengono le parti del Giappone, e tra spettacolari battute elettriche e muri vincenti, si avanza nel torneo mondiale. L'Italia è tenuta in ottima considerazione, visto che la si affronta in semifinale, prima della Russia. Già aggiornato al nuovo sistema di punteggi detto "rally point system", chi arriva a 17 vince.

Gol del Barcellona

Poco prima di Italia '90, la Tecmo fa uscire "Tecmo world cup", con varie nazionali dei mondiali. "Prendendo spunto" (in pratica, clonando bellamente..) da quel gioco, un anonimo italiano cambia le magliette ai giocatori e porta l'azione sui campi di gioco delle coppe europee, con "Euro league". Inter, Napoli e Milan (evidentemente era un'antijuventino..) giocano contro Real Madrid, Barcellona, Atletico Madrid, Bayern Monaco e PSV Eindhoven. Ogni gol (in genere in rovesciata) era celebrato da una breve animazione a cartone animato.

Alla battuta in World stadium

Sconosciuto o quasi in Italia, ma sport tremendamente ben convertito in videogioco, per qualunque piattaforma e epoca storica, negli anni '80 il baseball in sala giochi era World stadium, in cui gli omini correvano verso la pallina o lungo le basi a 2km orari. Ho sempre giocato la versione giapponese, quella americana è ancora oggi una delle trasposizioni in videogioco più amate di sempre di questo sport, "RBI Baseball".