Gli anni '80 sono stati l'ultimo periodo in cui anche le pubblicità avevano un fondo di spensierata innocenza, quasi che volessero, si, venderti qualcosa, ma che si accontentassero in fondo anche solo di strapparti un sorriso o un'emozione, che poi a ben pensarci è il modo migliore per instillare fiducia nel consumatore. Forse perchè i pubblicitari dell'epoca erano quasi tutti "reduci" di "Carosello", in cui le pubblicità erano anche intrattenimento e momento di spettacolo. Alla fine, mentre oggi sono solo sinonimo di scocciatura da evitare, una volta le "reclame" erano anche simpatiche, tanto che periodicamente venivano loro dedicate anche delle maratone notturne di proiezione ininterrotta.
Il motorino che si divideva con il "Si", sempre della Piaggio, i favori del pubblico di adolescenti motorizzati degli anni '80, almeno di quelli che non si avventuravano già sui primi 125 o sulle Vespe. Qui, in una pubblicità quasi trash.
L'amico di tante casalinghe disperate che non riuscivano a finire in tempo le faccende domestiche, con quell'aria da sereno guru della lotta allo sporco, in uno dei cartoni pubblicitari più azzeccati dell'epoca.
Altra pubblicità in cui la musica creava un'atmosfera di feste inconfondibile: quando sentivi "Happy day" sapevi che il Natale e capodanno erano in arrivo.
Non c'era ancora il culto della forma a tutti i costi negli anni '80, in questo gli anni '90 sarebbero stati molto più edonistici, ma i Pavesini cercavano comunque di vendere un modello di sanità fisica con poco sforzo.
Uno dei più riconosciuti e affidabili testimonial di un prodotto, Nino Manfredi e le sue spalle Gegia e Natalina costruivano simpatiche scenette stile Carosello per promuovere le bontà del caffè, il tutto concluso con uno slogan memorabile.
Simpatica animazione, anche questa molto in stile Carosello, per quello che per molti di noi è stato il frollino di quando eravamo piccoli.
A metà tra "Bollicine" di Vasco Rossi, che sicuramente avrà ricevuto royalties per questo motivetto, e Jovanotti, l'aranciata Sanpellegrino si rifà l'immagine sul finire degli anni '80.
Nella guerra degli snack dolci, a fianco di Mars e Bounty c'era anche Raider, nome con cui fu inizialmente venduto quello che in tutto il mondo si chiamava, e poi anche da noi si chiamerà, Twix.
Pubblicità poco conosciuta dell'iniziativa della Fiat per promuovere le vendite di Ritmo e Regata, affidata ad Abatantuono versione casellante terrunciello. La musica ve la farà tornare in mente..
Spot della Pepsi lanciato in concomitanza con l'uscita della New Coke, che non aveva incontrato per niente il favore del pubblico. Qui si suggerisce che non è mai troppo tardi per cambiare, se quello a cui eravate abituati vi ha "tradito".
Ma la Coca cola non ci stava a passare da "cola della vecchia generazione", ed ecco quindi uno spot in cui si propone ai giovani. La canzone venne tradotta in varie lingue per far presa su un maggior numero di mercati.
Il celebre spot della Levi's che lanciò la carriera di Nick Kamen, da modello a cantante, o una cosa del genere, con i pantaloni "must" degli anni '80.
Prima massiccia campagna pubblicitaria Nike firmata Spike Lee, con protagonisti il regista newyorkese e Michael Jordan, ancora non l'icona mondiale che sarebbe diventato negli anni '90, ma già sulla strada del successo.
Non si è mai troppo giovani per iniziare a usare un computer, cercano di dire quelli del Commodore 64, in una pubblicità tipica degli anni '80, semplice, diretta, senza bisogno di urlare
In una classica pubblicità comparativa, un bambino si stanca dei tempi biblici di caricamento del computer del padre e decide di andare dai vicini, perchè "Loro hanno un Mac." Notare che in tutto lo spot il prodotto pubblicizzato non compare..
La Atari pubblicizza i suoi evoluti videogiochi sportivi dell'epoca con tre testimonial davvero d'eccezione. Certo che la grafica..
La polaroid era in giro da tempo, eppure sembrava ancora un'invenzione dell'altro mondo, in questa pubblicità familiare in cui la moglie non perde l'occasione di farsi burla del marito
Pubblicità che magnifica le possibilità di divertimento portatile del Gameboy Nintendo, che fu davvero un oggetto rivoluzionario quando uscí a fine anni '80
Più che uno spot, un breve documentario stile "Come è fatto?", in cui si spiega l'origine dell'idea alla base del rivoluzionario walkman Sony