The Americans

La famiglia Jennings

Philip ed Elizabeth Jennings e i loro figli Paige e Henry sembrano la classica bella famigliola americana, con una avviata attività di agenzia viaggi e pochi problemi economici. Peccato che Philip si chiami in realtà Mischa, Elizabeth sia nata Nadezhda ed entrambi sono russi, anzi ancora sovietici, arrivati giovanissimi in America per un ambizioso progetto del KGB. Completamente integrati nel tessuto sociale, infatti, i due passano inosservati anche al vicino agente dell'FBI, Stan, e se di giorno mandano avanti famiglia e agenzia, di notte si travestono per compiere omicidi, trafugare documenti segreti, arruolare altri alla causa comunista. Elizabeth usa il suo fascino per conquistare gli uomini, Philip si crea addirittura una seconda famiglia, sposando una segretaria dell'ufficio di Stan. Mentre giocano una partita di gatto con il topo con l'FBI, gli eventi della storia si intrecciano con le loro vicende personali: l'attentato a Reagan rischia di mettere fine alla loro missione, i progetti dello scudo spaziale, quelli di Arpanet e della tecnologia Stealth passano tra le loro mani prima di essere inviati a Mosca. E mentre in televisione Reagan lancia il suo famoso anatema contro "l'impero del male", la vera sfida per i due è mandare avanti un matrimonio minato dalle bugie e far capire alla figlia ribelle che la famiglia, comunque, viene prima di tutto.

Una delle migliori serie degli ultimi anni, in cui gli anni '80 sono davvero molto più che uno sfondo: ottima la colonna sonora di successi del periodo (straordinario un episodio chiuso da "Here comes the flood" di Peter Gabriel) e curatissimi costumi e scenografia d'epoca.

Fattore anni 80: 9

Stranger things

Quattro dei picocli protagonisti di stranger things

Nella fittizia cittadina di Hawkins, Indiana, in mezzo all'America rurale degli anni '80, un gruppo di ragazzini combatte contro malvagie forze del male originate dagli strani esperimenti stile "X files" di un vicino laboratorio segreto del governo. Mike, Dustin, Lucas e Will sono più che altro impegnati a giocare a "Dungeons and dragons", correre sulle loro bmx e buttare quarti di dollaro a ripetizione nell'ultimo videogioco della sala giochi, almeno fino al giorno in cui Will scompare e una nuova, inquietante ragazzina compare. Non ha nome, si fà chiamare "Undici", dal numero che ha sul braccio, e ben presto si capisce che ha straordinari poteri psichici.

Undici è il prodotto del laboratorio di Hawkins, dove si studiano strane pseudoscienze per scopi bellici, e per fortuna ha abbastanza forza per combattere il Demogorgone, il pauroso mostro che sta uscendo dal "sottosopra", l'altromondo che vive sotto la cittadina e in cui è finito Will. In puro stile "Goonies", i ragazzi si dimostreranno più svegli di tutti gli adulti della città, riportando a casa Will e sconfiggendo il demogorgone.

Clamoroso successo di Netflix, con una seconda stagione già in archivio (Undici, scomparsa dopo la lotta col demogorgone, torna ed è quasi cattiva, gli esperimenti del laboratorio erano, ahimè, molti, e Will torna a farsi un giro nel sottosopra) e almeno altre 2, se non 3, in arrivo: c'è il meglio dei film di avventura degli anni 80, da "Goonies", ovviamente, a Spielberg, a Stephen King. Musica, vestiti, gadget e videogiochi azzeccatissimi, per un autentico tuffo negli anni '80.

Fattore anni 80: 9

Ashes to Ashes

Alex e Gene sulla Quattro

Sequel di "Life on Mars", storia di Sam Tyler, un ispettore di polizia inglese che dopo un incidente si ritrova nella Manchester degli anni '70 senza sapere se è morto o sta vivendo in un sogno mentre è in coma (spoiler alert, è morto..), "Ashes to Ashes" porta tutti i protagonisti, tranne quello principale, nella Londra degli anni '80. La protagonista, infatti, stavolta è una ispettrice, la bella Alex Drake, anche lei in coma, dopo aver ricevuto un proiettile in testa, ma il vero protagonista è quello della prima serie, il misogino, rissoso, carissimo ispettore capo Gene Hunt, che non ha perso i modi bruschi della prima serie, ma ha guadagnato una fiammante, rossa Audi Quattro, con cui imperversa per le vie di Londra. Il matrimonio di Carlo e Diana, la guerra delle Falklands, ma anche la vittoria dell'Italia ai Mondiali del 1982 fanno da sfondo storico agli eventi delle tre stagioni della serie, con una fantastica colonna sonora di successi del periodo e una grande attenzione alle mode e alle manie dell'epoca.

Dopo tre anni di schermaglie verbali, finirà che Hunt e Alex si ritroveranno nelle braccia l'uno dell'altra, e in un drammatico finale l'ispettrice scoprirà il suo destino, quello di Sam, e di tutti i poliziotti come loro, morti in servizio e destinati al distretto dell'oblio gestito da Gene, in realtà non un navigato ispettore, ma un giovane poliziotto morto nel primo giorno di servizio.

Fattore anni 80: 8

GLOW

Zoya la destroya contro Liberty Belle

Ispirata alla storia vera di un gruppo di lottatrici che a metà anni '80 cercò di declinare al femminile il pittoresco mondo del wrestling, una delle serie di maggior successo dell'ultima stagione di Netflix, che coniuga abilmente dramma e commedia, con personaggi pittoreschi e che fanno colpo sullo spettatore. Ruth Wilder, aspirante attrice collezionista di rifiuti dalle case di produzione, decide di partecipare ai provini di un nuovo programma, che vorrebbe portare al pubblico il wrestling femminile.

Guidate da Sam Sylvia, visionario regista di b-movies, le "Grandiose Lottatrici del Wresting" dovranno imparare le basi di quello strano sport spettacolo e della recitazione, per entrare nei panni dei loro alter-ego da ring: dai disastrosi inizi, però, sapranno conquistare sempre più fans, e prenderanno anche gusto a vestire i costumi degli strani personaggi che Sylvia gli cuce addosso: da "Zoya la Destroya", il personaggio di Ruth, la cattivissima russa, a "Liberty Belle", la paladina a stelle e strisce, interpretata da Debbie Eagan, migliore amica di Ruth fino al giorno in cui ha scoperto che la tradiva col marito, alla gigantessa "Machu Picchu", l'unica con un'infarinatura di wrestling, provenendo da una famiglia di lottatori.

Serie molto divertente che riporta noi figli degli anni '80 a quei sabati pomeriggio in compagnia di Tony Fusaro, quando dopo gli incontri di Tiger Mask e Antonio Inoki comparivano anche Mimi Hagiwara, Devil Masami e Nancy Kumi, le vere pioniere del wrestling rosa.

Fattore anni 80: 8

The Goldbergs

La famiglia Goldberg

Il futuro regista e produttore televisivo Adam Goldberg scava tra le numerose scatole di cartone contenenti i ricordi in videocassetta dei suoi anni '80 per condividerne mode, manie, ed esagerazioni della sua caotica famiglia, in una sitcom divertente e piena di brio, come se ne facevano in quegli anni. In casa Goldberg, periferia di Philadelphia, la vita familiare ruota tutta intorno alla mamma chioccia Beverly: amorevole coi figli fino al soffocamento emotivo, terrorizza i professori con il suo assillante controllo sulla vita dei pargoli, che riempie di affetto e incoraggiamenti anche di fronte ai loro frequenti fallimenti. Adam, il figlio minore, è il tipico nerd, ossessionato dalla sua telecamera con cui riprende anche i minimi eventi di famiglia, Barry, il figlio di mezzo, si spaccia per rapper e super sportivo, ma canta e balla come un tricheco e riesce con discreto successo solo nell'hockey, Erica, la figlia maggiore, vive il passaggio dall'adolescenza alla maggiore età con continui battibecchi con la madre e il padre. Già, il padre, Murray, quello che porterebbe i calzoni in famiglia (ma appena arriva a casa se li toglie e si mette in mutande in poltrona davanti alla tv): proprietario di un negozio di mobili, fà finta di credere di avere voce in capitolo in famiglia, quando è chiaro che per lui decide tutto prima Beverly. Ultimo in famiglia il nonno materno, Albert, arzillo dongiovanni capace di riportare la pace in famiglia con poche, sagge parole.

Il telefilm segue le storie della famiglia e dei vicini, amici, fidanzate che si susseguono nel tempo, fino a quando Adam arriva al liceo e gli altri due figli al college, e si connota per due simpatiche caratteristiche: le puntate "tematiche" dedicate a oggetti, mode, film e telefilm degli anni '80 (le puntata ispirate a "Una pazza giornata di vacanza", "Risky business", "La donna esplosiva", "La storia fantastica", o ai cabbage patch kids e ai transformers), e gli spezzoni presi da vere scene filmate da Adam con la sua telecamera quando era ragazzino, poi rifatte in modo dettagliato nella puntata appena vista.

Fattore anni 80: 8,5

Deutschland 83

Alex e Martin

Altra storia ambientata in un anno in cui il Muro incombeva sulla Germania e la tensione tra blocco sovietico e occidentale era a livelli di guarida, soprattutto in Europa, con gli americani che minacciavano l'attacco diretto all'Urss con l'installazione dei missili Pershing. Martin Rauch, soldato della guardia di confine della Germania dell'Est, si ritrova suo malgrado nello scacchiere della Storia quando assume le sembianze di Moritz Stamm, giovane ufficiale della Germania Ovest, aiutante di campo del generale Wolfgang Edel, ufficiale con un posto privilegiato al tavolo delle trattative con gli alleati americani per la strategia comune sull'uso dei pershing. Con il nome in codice di Colibrí, Martin diventa l'infiltrato più prezioso dei filosovietici, e mostrando di avere capacità di spia anche a lui sconosciute, cerca di mettere le mani sul maggior numero di informazioni possibili, per il bene della Patria, ma anche per il proprio tornaconto (la madre viene messa in cima alla lista di persone da sottoporre a trapianto). E mentre il figlio del generale, Alex, per ribellione verso il padre si avvicina alla Germania Est, Martin comincia ad avere crisi di coscienza personali e sul vero ruolo del monolitico partito comunista del suo Paese.

Altra spy story, meno riuscita di "The americans", ma comunque azzeccata e intrisa, addirittura di anni '80, con continui riferimenti all'attualità di quel tempo e un'ottima colonna sonora.

Fattore anni 80: 7,5

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