Drive In

Il cast di Drive in

Dalla mente di Antonio Ricci e con la regia fulminante di Beppe Recchia, il programma che più di ogni altro ha innovato la televisione italiana negli anni '80. Con un grande Gianfranco D'Angelo a guidare le fila, e un simpaticissimo Ezio Greggio nei panni del suo aiuto, si alternano sul palcoscenico del drive in di Italia Uno, gremito di auto, ragazzi e risate registrate, tantissimi comici, in una girandola sfrenata di battute e tormentoni.Prima di diventare scrittore di bestsellers, Giorgio Faletti dà corpo a Vito Catozzo, fan sfegatato di Adriano Celentano, guardia privata con moglie extralarge e figlio dalle tendenze "anomale", a Carlino, che finisce sempre per scoprire le scappatelle della prosperosa cognata, che ne compra il silenzio a forza di "giumbotti", alla manesca Suordaliso, e ancora al cavaliere mascarato, che ruba le battute ai ricchi per darle a quelli poveri di spirito. Enzo Braschi è il paninaro, con giubbino moncler e scarpe timberland d'ordinanza, in cerca di "sfitinzie", ma che finisce sempre per prendere "compilation di schiaffazzi".

Sergio Vastano è lo studente calabrese fuori corso della Bocconi, che vive nel mito di LCDM, Luca Cordero di Montezemolo, ma che agli esami prende sempre 18. Francesco Salvi è un camionista surreale, che va in giro con magliette tipo "Tenete pulita l'Italia.. portate i rifiuti in Svizzera!". E poi ancora Zuzzurro e Gaspare, con le folli indagini del commissario Zuzzurro, i Tretre, sempre in cerca di un pollo da spennare, il pavido Beruschi inseguito dalla moglie arpia, lui che ambirebbe alle grazie di Carmen Russo, o anche a quelle di Lori del Santo, quando veste i panni di Beruscao, il protagonista della telenovela "Una brutta fazenda".

E ancora, le parodie dei film famosi, le comiche di Benny Hill, e soprattutto una presenza femminile sempre in primo piano, e prorompente: da Carmen Russo, alle "ragazze fast food" di Tini Cansino, "zie" delle moderne veline, a Lori del Santo sempre ripresa dalla sua "angolazione" migliore, a Ambra Orfei, alla esotica Johara. In mezzo a un diluvio di gag, D'Angelo si inventa caratterizzazioni da Oscar: fà Pippo Baudo e Katia nella telenovela "Anche i Baudi piangono", una Raffaella Carrà dalla lacrima facile dagli effetti miracolosi, veste poi i panni di Gervasetto che intervista Marina Lante delle Povere, si mette i vestiti larghi di Spadolini, quelli più alla moda del ministro delle finanze Goria, e infine cerca di spacciare per fenomeno il cocker spaniel Has Fidanken, che invece se ne sta immobile sul palcoscenico. Greggio lo spalleggia nei panni dell'imbonitore dell'asta tosta, dove vende oggetti "tosti per tutti i gosti", e dove cerca di piazzare l'orrido autoritratto del maestro beone Teomondo Scrofalo. Poi, si veste da Zichirichí, scienziato sopra le righe, e da Vermiglione, parapsicologo la cui specialità e far sparire i soldi dei clienti. Insomma, un ritmo vertiginoso per il programma che più di ogni altro rappresenta gli anni ottanta, con i suoi tic, le sue manie, le sue risate finte, la sua voglia di strappare una risata "di stomaco", e non solo di labbra. Se mi si passa il termine, rivoluzionario.

OK il prezzo e' giusto

Iva Zanicchi a ok il prezzo è giusto

Conversione italiana di uno dei giochi di maggiore successo della televisione americana, è il gioco dell'enorme ruota, con cui i concorrenti scelti tra il pubblico cercano di avvicinarsi al 100, per partecipare alla manche finale, che assegna premi tipo camere da letto, cucine o crociere. Ma per arrivare alla ruota finale i partecipanti devono prima superare giochi di "abilità" che mettono alla prova la loro conoscenza dei costi dei prodotti da supermercato: chi si avvicina di più al prezzo giusto di un prodotto, si guadagna la possibilità di vincere un premio "intermedio" con giochi scemi come il superball, il poker o il pachinko, e può partecipare infine alla ruota finale. Inizialmente condotto da Gigi Sabani, passa poi a Iva Zanicchi, che lo trasforma in una caciarona, simpatica fiera paesana, 100% trash.

Premiatissima

Gigi Sabani a Premiatissima

La risposta Fininvest al sabato sera della Rai è un programma pieno di lustrini e musica, che cerca di riprendere, almeno nelle prime edizioni, la formula di "Canzonissima", con una serie di squadre di cantanti più o meno noti a contendersi il voto dei telespettatori da casa, che grazie a un munifico sponsor del campo dei detersivi possono anche vincere 500 milioni di lire. La strana coppia Cecchetto-Amanda Lear conduce la prima edizione, per essere poi sostituiti dal più "istituzionale" Johnny Dorelli e in seguito anche da Nino Manfredi.

Gigi Sabani, passato a Canale 5, ottiene un grande successo con le sue imitazioni, e ancor più con la sigla, "A me mi torna in mente una canzone", campione di vendita. Gigi e Andrea propongono le odiose scenette in versione madre-figlio, Alfredo Papa un pupazzo, Sandrino, che prende bonariamente in giro il presidente Pertini.

Colosseum

La mongolfiera di Colosseum

Introdotte da una sigla in cui compare una mongolfiera che si alza dal Colosseo, venivano proposte in questo originale show le più spettacolari, divertenti immagini di tutto ciò che fa spettacolo e divertimento nel mondo: feste grandiose, gare mozzafiato, discipline sportive stranissime, esibizioni da guiness dei primati. Insomma, i mille modi per evadere dalla noia e dal tran-tran quotidiano: questo il filo conduttore del divertente programma di Brando Giordani. Insolito.

Un milione al secondo

Baudo presenta un quiz poco fortunato

Incursione non troppo fortunata del Baudo transfuga Rai nel mondo del quiz-spettacolo: i concorrenti cercano di accumulare secondi rispondendo a domande sulla materia di cui sono esperti, ma potendo anche "rubare" la risposta agli avversari, e poi il vincitore tenta di portare a casa il malloppo, con ogni secondo che passa a diminuire il montepremi. All'epoca Rete 4 era ancora di proprietà Mondadori, e per questo il programma fu messo in diretta concorrenza al giovedi con Mike Bongiorno e il suo "Superflash". Distrutto nella battaglia degli ascolti, fu spostato al martedi, ma dopo poco terminò definitivamente.

Venti di guerra

Il cast stellare di venti di guerra

Tratto dall'omonimo romanzo di Herman Wouk, autore anche de "L'ammutinamento del Caine", lo sceneggiato racconta le vicende personali e di stato di Victor Henry, un ufficiale di marina, consigliere del presidente Roosevelt, negli anni della seconda guerra mondiale, da 6 anni prima dell'invasione tedesca della Polonia all'attacco giapponese su Pearl Harbour, che spinse l'America ad entrare in guerra. Utilizzando anche molti filmati d'epoca per spiegare l'evolversi degli eventi, lo sceneggiato, con un cast stellare a fianco del protagonista Robert Mitchum (e l'autore del romanzo in un cameo nei panni dell'arcivescovo di Siena), racconta le vicende della famiglia di Henry, i suoi incontri con personaggi storici come Churchill e Mussolini, e infine il dramma dell'attacco alla base di Pearl Harbour, con un dispiegamento di mezzi che ne fece un autentico kolossal per il piccolo schermo.

Uccelli di rovo

Richard Chamberlain e Rachel Ward

Dal bestseller di Colleen McCullough, una storia d'amore che tratta una tematica per l'epoca quasi sconvolgente: l'amore di un prete cattolico per una donna. Nell'Australia degli anni '30, padre Ralph de Bricassart, Richard Chamberlain, è un giovane, ambizioso sacerdote che coltiva un'amicizia di interesse con la ricca Mary Cleary, Rachel Ward, che per ingraziarsi il prelato ne favorisce i progetti, alcuni tanto importanti da segnalarlo a Roma. L'incontro fatale per il parroco avviene quando la famiglia del fratello di Mary si trasferisce nella residenza della facoltosa signora: la figlia dei Cleary, Maggie, è una giovane, graziosa ragazza, di cui Ralph diventa il tutore. Inizialmente il loro rapporto è solo platonico, ma poi la ragazza si innamora del sacerdote, che prima la rifiuta, ma poi finisce per contraccambiarla.

Una sola notte d'amore ne segna i destini: sconvolto, Ralph fugge in Italia, per iniziare la carriera di importante prelato, mentre Maggie sposa un agricoltore locale, anche per coprire la gravidanza che ha scoperto: quando la donna dà alla luce il piccolo Dane, lei è consapevole che il figlio è il frutto della notte d'amore con Ralph. E il ragazzo, cresciuto e trasferitosi in Europa, sarà il motivo che porterà i due amanti a reincontrarsi tanti anni dopo, quando Maggie chiede l'aiuto di Ralph, diventato cardinale, per recuperare il corpo del figlio annegato in Grecia. Successo straordinario per lo sceneggiato più replicato di sempre su canale 5.

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