Back in black

La copertina di Back in black

Il settimo album in studio degli australiani AC/DC non sarebbe nemmeno dovuto uscire, con la band che dopo la morte del cantante Bon Scott, morto a febbraio a soli 33 anni, aveva deciso di sciogliersi. Ma anche su incoraggiamento dei familiari di Scott, fu reclutato un nuovo cantante, Brian Johnson, l'uomo dalla voce di carta vetrata, e al primo tentativo è subito trionfo, con uno degli album più venduti della storia, ben oltre le 20 milioni di copie. "You shook me all night long", con i suoi doppisensi impossibili da non notare, la title track "Back in black" e "Hells bells" proiettarono il gruppo dei fratelli Young nell'Olimpo della musica rock, dove sono ancora oltre 30 anni dopo.

Disco dell'anno

The Wall

The wall dei Pink Floyd

Uscito sul finire del 1979, entra in tutte le classifiche e trionfa nel 1980 "The wall", la grandiosa opera rock di Roger Waters e soci sull'alienazione e la solitudine del successo. Il viaggio allucinante di Pink, metà Waters e metà Syd Barrett, poi tradotto in immagini dal genio visionario di Alan Parker, è una profonda riflessione sulla mancanza di comunicazione che sta uccidendo i sentimenti. Molti ricordano "Another brick in the wall", ma "The wall" è soprattutto "Comfortably numb", con il gruppo ai livelli di "Dark side of the moon", "Hey you" e "Nobody home".

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Peter Gabriel (3-Melt)

Il terzo album da solista di Peter Gabriel

Al terzo album da solista, Peter Gabriel non ha ancora deciso di dare un titolo ai suoi dischi, ma ha deciso sicuramente di produrre un album straordinario. Un disco che parla di solitudine e inadeguatezza, e delle paure dell'uomo moderno, da "Family snapshot", su Arthur Bremer e il suo tentato omicidio del governatore dell'Alabama, il razzista George Wallace, a "Intruder", la storia di un topo di appartamenti, a "I don't remember", un uomo che non ricorda il suo passato, o preferisce farlo. I due maggiori successi dell'album sono "Games without frontiers" e "Biko", un ricordo e un omaggio all'attivista anti apartheid Stephen Biko, ucciso dalla polizia sudafricana, che verrà portato sullo schermo in "Grido di libertà". Tra le collaborazioni eccellenti del disco, Kate Bush, Robert Fripp dei King Crimson e Phil Collins.

Making movies

Making movies dei Dire Straits

Dopo l'ottimo debutto con l'album omonimo, i Dire Straits iniziano gli anni 80 che li vedranno tra le stelle più splendenti del rock con un album che contiene almeno due canzoni immortali, "Tunnel of love", che sarà il loro cavallo di battaglia negli splendidi live, e "Romeo and Juliet", una rivisitazione della storia d'amore più famosa della letteratura, in cui Giulietta si stanca di aspettare il suo Romeo. "Skateaway", con un testo quasi criptico ma un grande riff, è il terzo ascolto di un lavoro che mostra le potenzialità di Mark Knopfler e soci, destinati ad altri clamorosi successi negli anni seguenti.

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Christopher Cross

Straordinario debuto per Christopher Cross

L'album di debutto dell'allora 30enne Christopher Cross fu uno straordinario successo di vendite e critica, tanto da meritare al suo interprete il Grammy award come album dell'anno nel 1981. Con una voce potente ma al tempo stesso delicata ed emozionata nel descrivere le sue storie di amore, Cross tira fuori due hit clamorose come "Ride like the wind" e "Sailing", che dominano le vendite e i passaggi in radio. Purtroppo per lui, non riuscirà mai ad avvicinare ancora queste vette, se non con "Arthur's theme", che avrà anche la distinzione di vincere un Oscar per l'insipido film che accompagnava, "Arturo".

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The River

La copertina di The river

Il quinto album di Springsteen, il secondo dopo l'inarrivabile "Born to run", continua le storie di ragazzi di provincia che non ce l'hanno fatta a montare sulla macchina e lasciarsi dietro le loro città di perdenti: nella title track, anzi, la meta per i due giovani protagonisti è un fiume in secca in cui schiantare i loro sogni infranti. Nella lunghissima versione dal vivo di "Live 1975-1985", il Boss userà l'intro della canzone per raccontare a cuore in mano la sua storia di conflitti generazionali con il padre. "Independence day" e "Hungry heart", che ebbe un ottimo riscontro come singolo, sono le alre canzoni di rilievo di un disco che non ebbe un grande successo commerciale.

I Grammy, i premi più importanti della musica, sono come gli Oscar, la cerimonia di consegna premia i dischi dell'anno precedente. Per cui, i premi ai migliori dischi del 1980 vengono assegnati nel 1981. Christopher Cross Detto questo, l'album di esordio di Christopher Cross domina i premi del 1980: album dell'anno, singolo dell'anno e canzone dell'anno con "Sailing", e ovviamente miglior esordio. George Benson vince due premi nella categoria R&B con "Off Broadway" e "Give me the night", Bette Midler e Kenny Loggins sono le voci pop dell'anno. Billy Joel e Pat Benatar sono le voci rock, i Police vincono con "Regatta de blanc" nella categoria "migliore performance strumentale". Doppio premio Oscar per "Fame", migliore canzone e colonna sonora di Michael Gore.

Il 5 gennaio 1980, la classifica dei 45 giri più venduti in Italia vede al primo posto Heather Parisi, con "Disco bambina" (!), al secondo "Remi e le sue avventure" (!!), al terzo e al quarto, Loretta Goggi, con "L'aria del sabato sera" e "Cicciotella" (!!). Heather Parisi È il segno inequivocabile di un mercato dominato dal grande successo dello show del sabato sera, "Fantastico", e dalle richieste dei bambini, che si danno da fare da matti con i mitici mangiadischi. Altri numeri uno nel corso dell'anno saranno Miguel Bosé, con "Olympic games", Renato Zero, con la meravigliosa "Amico", e gli Spargo, sconosciuto gruppo olandese, con la smielata "You and me". Tra i 33 giri, sono 6 gli album che raggiungono il primo posto nel corso dell'anno: Lucio Dalla é il campione, con "Dalla", che contiene tra le altre "Balla balla ballerino" e "La sera dei miracoli". A Sanremo vince finalmente l'eterno secondo, Toto Cutugno con "Solo noi". Ottimi riscontri nel corso dell'anno anche per il terzo classificato, Pupo, con "Su di noi".

I Buggles

Due singoli su tutto e tutti nel 1980: "Video killed the radio star" dei Buggles e "Enola Gay" degli O.M.D.. Il primo, uscito a fine 1979, avrà per sempre la distinzione di essere stato il primo video programmato da MTV, il secondo è l'autentico tormentone dell'anno e dominatore di tutti i jukebox. "Another brick in the wall", la seconda parte, è l'estratto di maggior successo dall'album dei Pink Floyd, ma ridurre a questi 3 minuti tutto il disco mi sembra riduttivo. Barbra Streisand Due grandi signore della musica fanno centro, Diana Ross con "Upside down" e Barbra Streisand con "Woman in love". Anche Olivia Newton John ha grande successo, con "Xanadu" e "Magic". "Fame", tema dell'omonimo film e serie tv, proietta tra le stelle Irene Cara.

La compilation del 1980

La compilation

  • David Bowie torna al numero uno

    Scary monsters (and super creeps)

    "Ashes to ashes" racconta il seguito della storia del Maggiore Tom, protagonista di "Space oddity"

  • L'album di debutto degli OMD

    Orchestral Manoeuvres in the Dark

    "Enola Gay" era il nome dato al bombardiere che sganciò l'atomica su Hiroshima

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  • Age of plastic

    Age of plastic

    Geoffrey Downes (il biondo) ha suonato con gli Yes e gli Asia, Trevor Horn (l'occhialuto) è stato negli Yes e con gli Art of noise

  • I Rush

    Permanent waves

    Chi ben comincia.. il settimo album del gruppo canadese fu il primo uscito negli anni '80, il primo gennaio.

  • Super trouper

    Super trouper

    Super Trouper è un marchio registrato per una marca di luci direzionali usate per illuminare gli artisti sul palcoscenico

  • Eagles Live

    Eagles Live

    All'epoca il gruppo era già sciolto,e Glenn Frey e Don Henley fecero il mixaggio sulle coste opposte degli USA, tanto erano arrivati a detestarsi

  • I Queen

    The game

    "Another One Bites the Dust" fu anche usata per insegnare a studenti di medicina il giusto ritmo per eseguire un massaggio cardiaco

  • Boy, album di debutto per gli U2

    Boy

    Il bambino sulla copertina è Peter Rowen, fratello dell'amico d Bono, Guggi. È lo stesso della cover di "War". Oggi è un rinomato fotografo

Gli altri successi del 1980

Debbie Harry e i Blondie

Sopravvissuti agli eccessi degli anni '70, arrivano nel 1980 i Blondie, o per meglio dire Debbie Harry e il suo gruppo di contorno: si, perchè la leader del gruppo è un autentico fenomeno musicale, una frontman che può essere paragonata solo a pochi colleghi maschi. "Eat to the beat", uscito sul finire del 1979, contiene il successo mondiale "Atomic", con il suo video iconico, mentre nel corso dell'anno usciranno "The tide is high" e "Call me" a completare un anno di platino per l'ex gruppo punk new wave di New York. "Boy" è l'album di debutto di una band irlandese, tali U2, mi sembra faranno qualche altra cosa, in seguito..

Zenyatta mondatta dei Police

Non sono, invece, al primo album i Rolling stones, che escono con "Emotional rescue", mentre "London calling" è la canzone più famosa dei Clash, proprio nel periodo in cui il punk sembra morto, ormai rimpiazzato dall'ondata dei "new romantics": gli Ultravox ne sono portavoce con "Vienna" e introducono sul palcoscenico degli anni '80 un nuovo strumento, capace di sostituire un'intera band: il sintetizzatore elettronico. Grande successo per i Police, con l'album "Zenyatta mondatta" che monopolizza le top ten inglesi, trascinato dal singolo "Don't stand so close to me". Gli Abba cercano di portare la loro dance anche negli anni '80, con "Super trouper", che contiene la grande hit "The winner takes it all", mentre gli Eagles realizzano uno dei live più belli e di maggior successo di sempre.

Solo tre settimane prima della tragica morte, John Lennon ci lascia il suo ultimo lavoro: è"Double fantasy", con "Woman", uno dei maggiori successi del 1981. I Reo speedwagon centrano il bersaglio con "Hi infidelity", che esce a fine anno ma sarà l'album rock di maggior successo del 1981, grazie a "Keep on loving you". Ha un grande successo la colonna sonora del film "Blues brothers", con "Soul man" e "Everybody needs somebody". "Scary Monsters (and Super Creeps)" segna il ritorno al grande successo commerciale per David Bowie, "Another one bites the dust" è il successo che traina le vendite di "The game" dei Queen. Arrivano negli anni '80 anche David Byrne e i Talking Heads, gruppo nato nella scena punk ma in grado in seguito di fare proprie tantissime influenze musicali: "Remain in light", prodotto da Brian Eno e con evidenti sonorità africane, contiene tra le altre "Once in a lifetime" ed è uno dei dischi degli anni 80 più osannati dalla critica.

Meteore di mezza estate

Alan Sorrenti

"Non so che darei", "Figli delle stelle", "L'unica donna per me": un trio di successi lancia al primo posto delle classifiche e sulle copertine delle riviste Alan Sorrenti. Baffo da seduttore, voce in falsetto molto fine anni 70, è l'idolo delle sorelle maggiori e delle mamme dell'epoca, che con la scusa di comprare "L'ape Maia" ai figli trovano il modo di far scivolare in borsa anche l'ultimo disco della versione italiana di Julio Iglesias, che le fá sospirare quando appare nell'ennesima trasmissione televisiva. Esempio quasi scolastico di "meteora", Alan vive due stagioni di autentica gloria, per poi sparire nel dimenticatoio, anche per problemi personali molto seri.

I Rockets

Chi non può invece definirsi meteora nel senso proprio del termine é Gianni Togni, serissimo professionista della canzone d'autore: ma il successo che vive nell'estate del 1980, quando la sua "Luna" é la canzone piú comprata e ascoltata in radio e sui jukebox, non sarà poi riavvicinato dal bravo cantautore. Arrivano dalla Francia, ma sono fenomeni soprattutto da noi i Rockets, gruppo che fà uso di fumo, raggi laser e suoni elettronici, e che si acconcia da alieni argentati. Fantastici con "Galactica"! A livello mondiale, nascono e muoiono nel giro di una stagione i Knack, con la divertente "My Sharona". Gli sconosciuti Lipps Inc vivono cinque minuti di successo con "Funkytown".

Persi e ritrovati

Pretenders

I Pretenders

Considerato dalla critica uno dei migliori album di debutto di sempre, "Pretenders" presentò al mondo l'omonimo gruppo, guidato da una delle più forti personalità femminili della storia del rock, Chrissie Hynde. Un mix di rock'n roll, new wave e assoluti momenti punk, "Pretenders" è un concentrato di energia, in cui spicca ovviamente la voce inconfondibile della leader della band. "Brass in pocket" è il singolo classico assoluto, probabilmente superato in notorietà solo dal successivo "I'll stand by you", ben supportato da "Precious", "Mystery achievement" e la romantica "Stop your sobbing". La strumentale "Space invader", invece, è un omaggio al videogioco omonimo che faceva ammattire i componenti maschili del gruppo. Un debutto azzeccatissimo per quello che sarebbe diventato uno dei gruppi più importanti della scena musicale degli anni '80, un classico immancabile nelle vostre raccolte.

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